Bonus Nido: chiarimenti e precisazioni

In una lettera inviata all’Inps a firma del segretario generale Veronica Nicotra, l’Anci ha chiesto chiarimenti sull’applicazione del cd. Bonus Asilo Nido introdotto con l’art.1 comma 355 della legge 232/2016, riferito alla circolare n.88/2017.

Nella lettera, si evidenzia fra l’altro che così come formulata la circolare, i genitori con un bimbo al primo anno di nido potranno presentare domanda solo al momento del primo pagamento della retta, che, in alcuni casi di genere, si verifica con l’emissione del primo bollettino ad ottobre/novembre. Tale slittamento comporta per i bimbi che sono iscritti al primo anno di nido una posizione di svantaggio rispetto agli altri iscritti, “che possono già presentare domanda dal 17 luglio, potendo altresì subire un pregiudizio dal possibile esaurimento del fondo ancor prima di essere posti nella condizione di poter presentare la domanda. E’ possibile infatti che ad ottobre il fondo sia già stato esaurito”. Per questo, Anci chiede all’Inps di “adottare eventuali correttivi utili a parificare la posizione di tutti i possibili aventi diritto ed eliminare la disparità di trattamento tra i bimbi al primo anno di iscrizione al nido rispetto agli altri”.

Nella risposta alla lettera, l’Inps ha precisato che:

  • la prestazione in parola è stata concepita dal legislatore per assegnare il maggior numero di prestazioni possibile, pur in presenza di un budget di 144 milioni di euro per l’anno 2017: proprio per questo, l’Inps ha predisposto applicativi che evitano di immobilizzare risorse economiche per soggetti che, ai sensi di legge, non hanno diritto al beneficio, quali, ad esempio, le famiglie di bambini che non rientrino nelle graduatorie degli asili pubblici o vi rinuncino successivamente;
  • nei casi in cui gli asili nido pubblici prevedano il pagamento posticipato delle rette rispetto all’inizio della frequenza, è sufficiente l’avvenuto inserimento del minore in posizione utile in graduatoria. In questa ipotesi si chiede l’allegazione di idonea documentazione che dimostri sia il posizionamento in graduatoria che l’accettazione, dalla quale scaturisce l’obbligo del pagamento di almeno una rata;
  • analogo trattamento è stato riservato ai bambini già frequentanti gli asili nido pubblici, ove sia documentato che i bollettini di pagamento vengono emessi oltre il termine del 31/12 di ogni anno.